Il coccige: ambasciatore delle nostre radici

Quante volte ci capita di scoprire quanto incidano, nel determinarsi delle nostre giornate, particolari apparentemente “trascurabili”?

Questo spazio, non soltanto virtuale, ha lo scopo di suggerirvi di fermare, per qualche secondo, il turbinio dei vostri pensieri …..cosa vi è venuto in mente?

 Il suggerimento è: annotatelo, magari con la penna o la matita che più vi piace, sul blocco o sul quaderno che avete creato, proprio per evidenziare coriandoli di vita, più o meno colorati, che comunque meritano di essere cristallizzati. Se la vostra attenzione venisse diretta verso la nostra colonna vertebrale o rachide…quale parte attirerebbe spontaneamente la vostra attenzione?

                                               Annotatelo!

In genere, tendiamo a conoscere delle terminologie, in questo caso mediche, collegate a parti del nostro corpo che ci hanno creato problemi: attacchi di cervicale, ernie del disco lombo-sacrali, scoliosi, lombosciatalgie e……fratture o lussazioni del COCCIGE. In realtà, costruire una sana consapevolezza, anche del nostro corpo fisico, contribuirebbe a nutrire di bellezza la nostra quotidianità. 

Essere attori e non semplici controfigure, alimenterebbe la propria autostima ed il desiderio di manifestare gli intenti e le funzioni più puri, con gioia!

Il coccige, (dal greco kòkkyx, ossia “cuculo”, per via della somiglianza con il becco di tale uccello), è una di quelle parti del corpo fisico che viene spesso ignorata o misconosciuta. In fondo, la maggior parte degli autori, lo ritiene un osso residuale della coda dei nostri antenati quadrupedi. In fase embrionale, è temporaneamente presente, per venire via via riassorbito, fino a ridursi ad un componente integrante della colonna vertebrale, costituito da 3/4 vertebre, praticamente fuse, che si articola con il soprastante osso sacro.

Ha essenzialmente 4 funzioni principali: fornisce la superficie articolare per l’articolazione sacro-coccigea e i legamenti che la sostengono; si presta come punto di inserzione ossea di muscoli che muovono l’anca e di piccoli muscoli utili nella funzionalità sfinterica e del pavimento pelvico; possiede infine un importante ruolo nel supporto del peso corporeo in posizione seduta, quando il baricentro del corpo è spostato posteriormente. Inoltre, con i suoi minimi movimenti di flessione ed estensione rispetto all'osso sacro, contribuisce a facilitare i particolari movimenti che si determinano durante il travaglio e durante la defecazione. 

Queste caratteristiche rendono il coccige una struttura anatomica che possiede un ruolo chiaro e distinto, utile nel supporto e nella funzionalità del corpo umano, oltre che nell’equilibrio energetico individuale.

Il coccige è posizionato alla fine (porzione caudale) della colonna vertebrale, che costituisce l’asse portante del nostro corpo, sia dal punto di vista anatomico, che dal punto di vista energetico. Essa si conferma come sede prediletta, in cui la forza vitale si concentra e si distribuisce nel corpo, in uno scambio continuo tra uomo e cosmo. 

Avete fatto caso alla postura di una persona che sta vivendo un periodo di successi e gioia? Probabilmente andrà per il modo eretto e fiero, nel corpo e nell’anima; di contro, chi sta vivendo angosce, paure o rassegnazione, probabilmente adotterà, senza rendersene conto, una postura curva ed in chiusura. L’asse posturale prevede l’allineamento armonico tra la testa/mente, il dorso/cuore ed il bacino/istinto. La risposta o meno ai nostri bisogni plasma il nostro modo di stare al mondo. La colonna registra le nostre emozioni e la nostra biografia antica e recente. I nostri blocchi diventano manifesti, modificando la nostra postura, testimoni del nostro percorso. Il sintomo diviene il simbolo che testimonia il punto di arresto, dove si è perso l’unità, dove il conflitto non è stato ancora risolto. La vita rappresenta un flusso continuo di informazioni vibratorie, quindi di energia e come tale, in costante trasformazione, adattamento. 

Evitare di “bloccarsi”, evitare il determinarsi di ristagni energetici (blocchi), che impedirebbero il fluire dell’energia senza sforzo, contribuendo al generarsi di disfunzioni fisiche ed energetiche, costituisce un’ importante dinamica, da mantenere con gentilezza, costanza e coraggio.

In termini energetici, il coccige è legato al 

                                            primo chakraall’energia primordiale della creazione della vita, agli istinti di sopravvivenza, alle nostre radici più autentiche e genuine e quindi anche al modo con cui affrontiamo le vicende quotidiane della vita, la sessualità. 

Una disfunzione anatomica e/o energetica a questo livello potrebbe causare dolori alla base della colonna vertebrale, difficoltà a camminare con disinvoltura a sedersi, a defecare, per esempio. 

 Un dolore, una frattura o un trauma in genere al coccige potrebbero rappresentare il sintomo di un grande stato di ansia, soprattutto in relazione ai propri bisogni fondamentali (cibo, alloggio, relazioni affettive primarie, con la famiglia o amicali o con un partner).

Stati d’animo associati 

  • C1 – Coraggio di vivere
  • C2 – Sogni, immaginazione
  • C3 – Crescita
  • C4 – Ispirazione e intuizione
  • C5 – Autoguarigione
  • C6 – Gioia
  • C7 – Rinnovamento cellulare
  • T1 – Sicurezza in se stessi
  • T2 – Vertigini, punto di rifrazione
  • T3 – Sensibilità alla temperatura
  • T4 – Serietà
  • T5 – Pensiero
  • T6 – Arte
  • T7 – Creatività
  • T8 – Musica
  • T9 – Linguaggio
  • T10 – Tristezza
  • T11 – Coraggio
  • T12 – Altruismo
  • L1 – Sogni, immaginazione
  • L2 – Bontà
  • L3 – Coraggio di vivere
  • L4 – Crescita
  • L5 – Ispirazione, gioia
  • S1-5 – Autoguarigione, sicurezza in se stessi
  • Co1-3 – Pensiero, arte, creatività

 → Gli elenchi nel dettaglio sono stati tratti dal bellissimo libro Fisioterapia spirituale per la schiena di Tanja Aeckersberg.

                                                                      daniela rossini