La vita è vibrazione, movimento, trasformazione

L’eccezionale capacità di adattamento del nostro corpo, nella sua globalità, conduce la nostra attenzione ad una valutazione scientifica estremamente importante:

"Le nostre cellule, incluse le cellule staminali (cellule primitive, non specializzate, dotate della capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo, attraverso un processo denominato differenziamento cellulare), oscillano di continuo, producendo segnali meccanici, a volte sonori, elettrici e luminosi. le cellule sono anche in grado di “sentire” questi segnali, come una sorta di codice capace di cambiare il loro destino...", così afferma Carlo Ventura, Professore Ordinario di Biologia Molecolare all’ Università di Bologna, Presidente di VID art|science (www.vidartscience.org) e autore di oltre cento pubblicazioni in extenso, sulle più importanti riviste internazionali di biologia cellulare e molecolare.

Le nostre cellule si muovono di continuo e nel farlo…… suonano.

La vita non è statica. E nemmeno silenziosa.

Siamo composti da 37.200 miliardi di cellule che comunicano fra di loro: vibrano.

Le cellule non oscillano e non suonano a caso.

Ogni loro intonazione corrisponde a ruoli e compiti precisi.

“Riusciamo a distinguere le cellule che si stanno differenziando da quelle che producono molecole riparative, così come quelle che soffrono e muoiono”.

Così, in ogni cellula, danzano filamenti e microtuboli: “Sono oscillazioni ritmiche che manifestano una direzione precisa e producono campi elettrici. Quando una cellula sfiora le vicine, queste vibrano all’unisono. E la ‘comunicazione’ avviene più rapidamente che attraverso i segnali chimici”.

Il suono è essenzialmente energia vibrazionale: tutto ciò che vibra, gli oggetti e il nostro stesso corpo, emette un suono, percepibile o meno dall’orecchio umano. Tale energia si presenta in forma ondulatoria sinusoidale e le sue onde sono misurate in unità chiamate “hertz” (Hz). Tutto ciò che vibra ha una sua frequenza.

La capacità uditiva dell’orecchio umano varia, circa dai 16 ai 20.000 Hz: le vibrazioni con frequenze al di sotto del range uditivo sono dette “infrasuoni”; quelle al di sopra sono gli “ultrasuoni” (udibili, ad esempio, da altre specie animali, come cani e pipistrelli). Tuttavia è dimostrabile che anche le frequenze non distinguibili dall’orecchio umano, interagiscano significativamente sia a livello organico che emozionale.

Ogni cellula comunica (scambia informazioni) con le altre, grazie alla struttura intrinseca del corpo umano e grazie alla presenza di circa il 75% dell’elemento acqua.

Se si considera che nell’aria il suono si diffonde a 343 m/s, nell’acqua il medesimo raggiunge i 1484 m/s, rendendo intuibile quale condizione naturalmente favorevole rappresenti per la comunicazione tra le cellule stesse.

L’organismo umano comunica ovviamente anche con l’ambiente che lo circonda.

La totalità delle interazioni (biomolecolari e con l’esterno) potrà raccontare di uno stato di salute funzionale o al contrario disfunzionale, in base all’accordatura di questo meraviglioso strumento che è l’organismo umano, che come ogni sistema vibrazionale, risponde alla legge della risonanza.

Tutto ciò che vibra, può risuonare con quanto oscilla alla sua stessa frequenza.

La frequenza è determinata dal numero delle oscillazioni complete che un' onda compie al secondo: è quindi un'onda che si propaga nello spazio e, secondo la vibrazione della stessa, può o meno interferire con altre onde.
L’essere umano può mutare vibrazione e quindi frequenza, a patto che lo voglia.

E’ impossibile modificare la vibrazione o la frequenza di un'altra persona, se questa non è d'accordo. Per entrare in risonanza con qualcuno, occorre per prima cosa vibrare nello stesso modo: questo è un compito che solo l'individuo può svolgere.

  daniela rossini